Era una tranquilla giornata di fine marzo, non avrei mai creduto che da lì a poco avrei avuto l’esperienza sessuale più intensa della mia vita. Al mio risveglio ho percepito un feroce e fastidiosissimo mal di denti, decidendo di fissare un appuntamento col mio dentista di fiducia: un amico di vecchia data. In preda al dolore mi sono diretta allo studio dentistico e mi misi a sfogliare una rivista in attesa del mio turno. In sala d’attesa notai un uomo distinto, con un look classico davvero intrigante. Ancor più interessante era il suo carattere. Si mise subito ad allacciare bottone trascinandomi in una lunga conversazione sino al mio turno. Fortunatamente il dentista è riuscito a placare il mio dolore invitandomi, sull’uscio della porta, a un esame d’igiene orale profondo. Stavo scendendo le scale d’ingresso quando fui raggiunta dall’uomo in sala d’attesa, insistendo per offrirmi un drink al bar. Sono sposata e con mio marito usciamo poco, quindi mi dissi "perché no".
Al bar dopo il dentista
Seduti al tavolino, l’uomo si è rivelato davvero interessante, con una vita movimentata come ho sempre desiderato: era un aiuto regista e in quel momento giravano in una zona lì vicino. I miei occhi s’illuminarono: il mondo dello show business mi ha sempre intrigato e lui, il suo modo di fare e il suo aspetto fisico, mi avevano catturata. Andammo sul set ma erano tutti ancora in pausa, così ci dirigemmo verso la sua roulotte per un caffè. Mi chiese se fossi interessata a un piccolo ruolo, poco più di una comparsa. Cominciò a decantare le mie doti fisiche e la mia voce e io cominciai ad eccitarmi: sapeva davvero prendermi. Mi misi a ridere confessando che dieci anni prima, quando avevo l’ambizione d’attrice, un fonico mi promise un ruolo per un pompino lungo mezzora ed accettai, senza però ottenere nulla. Chiesi se avesse la stessa intenzione, anche se stavolta, dentro me, sarei stata tentata di farlo senza un tornaconto.
L’esame d’igiene orale sul set
Dopo il caffè e la mia confessione l’atmosfera cambiò. Lui cominciò a guardarmi con un’aria davvero eccitata e notai che il suo cazzo s’ingrossava. Lui non disse nulla, si alzò, si tolse la cintura e me la mise sul collo a mo’ di guinzaglio e mi ordinò "in ginocchio". Non so se è stata la situazione o il ricordo dell’emozione provata dieci anni fa a far sesso su un set ma non attesi nemmeno un secondo per mettermi in ginocchio, pronta per il suo cazzo. Cominciai un pompino lento e avido, avevo proprio voglia di prendere in bocca un cazzo così duro dalle molte venature. Andai lentamente su e giù e poi intorno al glande con la lingua. Lui cominciava a gemere e io diventavo ancora più eccitata quindi passai alle palle: le ingoiai entrambe per poi leccarle dall’interno della bocca. All’improvviso sentì la sua mano prendermi dalla nuca e lì persi totalmente il controllo. Eccitato oltremodo, cominciò a scoparmi la bocca tenendomi la testa sino a sborrare. Mi tenne così pressata sul suo cazzo che sentì la sborra schizzare a forza in gola: avrei dovuto sentirmi in colpa ma era stato così intenso ed eccitante che avrei voluto solo ricominciare. Sentimmo la campana del set. Lui si rivestì e ironicamente mi disse "vedo che il dentista ti ha fatto bene". Non so se vale come esame d’igiene orale profondo ma sicuramente questo aiuto regista mi ha fatto fare un bell’esame. Stavo togliendomi alcuni schizzi di sperma dal viso quando mi tolse la cintura dal collo, me la mise intorno ai polsi e mi legò a una sedia. Mi disse che sarebbe tornato subito.
La scopata d’addio
Ammetto che scopare uno sconosciuto di cui non mi è noto nemmeno il nome è una fantasia che mi ha sempre intrigata e in quel momento, legata a una sedia, capì che ero molto vicina a realizzarlo. Tornò dopo dieci minuti dicendo che nessuno ci avrebbe disturbato e che, inoltre, la scena che giravano sarebbe stata piena di scoppi: nessuno avrebbe sentito le mie grida. Ero bagnatissima, pronta a farmi sfondare la figa ma lui tornò a scoparmi la bocca. Mi fece implorare per farmi fottere ma quando mi accontentò fu pura goduria. Prendo la pillola con mio marito, quindi lo implorai di sborrarmi dentro: mi scopò in ogni buco e in ogni modo, come mai nessun uomo aveva mai fatto. Sono venuta così tante volte da sentirmi quasi svenire ma lui era sempre più duro e reattivo. Finimmo di scopare dopo diverse ore e io tornai a casa poco dopo, felice come non mai del fastidio alla bocca di stamattina.